L’azienda
L’azienda è un’eccellenza italiana del settore aerospaziale con fatturato di oltre 250 milioni di euro e più di 700 dipendenti di cui larga parte ingegneri progettisti. La ricerca di nuovi mercati l’ha portata a specializzarsi in sistemi anti-droni, target detection, electronic warfare e tutto ciò che attiene i sistemi di difesa militare elettronici d’avanguardia, passando nel tempo da una posizione di subfornitura a una di prime contractor, con un aumento in termini di responsabilità e obblighi.
La sfida
Il campo in cui opera l’azienda richiede una stretta certificazione, in più settori e procedure fino a garantire l’affidabilità stessa dei processi. Anche le certificazioni, specialmente le ISO, dovevano essere quindi analizzate da un punto di vista del rischio. Per poterlo fare occorreva costruire un sistema in grado di valutare i processi che riguardano l’impresa in tutto il suo complesso prima ancora che quelli di sicurezza o di manufacturing: era necessaria un’analisi dei processi aziendali (business process analysis).
La società inoltre chiedeva di verificare se un sistema di controllo sull’affidabilità dei processi interni all’azienda era in grado di influire sui KPI legati alla produttività e all’efficienza.
La soluzione
L’analisi dei processi di business è poco codificata perché ogni azienda ha un’organizzazione particolare che è difficile costringere in modelli preimpostati, è necessario studiarla e costruirla su misura. Per ricavarla abbiamo combinato due strumenti:
- FMEA Failure Mode and Effects Analysis
- DMAIC Define, Measure, Analyse, Improve, Control
La tecnica di analisi e revisione dei processi FMEA è tipica del design e del manufacturing ed è volta a identificare i rischi e i guasti potenziali in un prodotto. Si tratta di una metodologia molto pratica, tecnica, che è stata affiancata a una metodologia di miglioramento, DMAIC.
Il DMAIC è uno strumento di problem solving che abbiamo utilizzato per migliorare, ottimizzare e stabilizzare i processi organizzativi.
Infine, abbiamo individuato e proposto specifici parametri di valutazione per poter quantificare in punti percentuale il grado di affidabilità di ogni singolo processo messo in atto dall’azienda.
La fase operativa
Un sistema di analisi che fornisce dati attuali e predittivi accurati permette di prendere decisioni realmente strategiche.”
Il primo passo è stato individuare e raccogliere i processi più importanti per l’azienda, quelli strategici per la sua competitività.
Quindi sono stati creati dei team per lavorare sui processi individuati ed è stata realizzata una formazione specifica per coloro che ne facevano parte, così che avessero tutti lo stesso vocabolario e gli stessi strumenti di lavoro. Le metodologie FMEA e DMAIC infatti ad alcune figure tecniche erano note, per altre erano una novità: senza una base comune è difficile arrivare a un risultato soddisfacente.
L’analisi secondo la FMEA consente di ricavare alcuni valori, gli RPN (Risk Priority Number) che indicano la priorità dei rischi per ogni processo e fase di processo. In questo modo è possibile individuare quali azioni sono più urgenti, dove è necessario intervenire per abbassare le probabilità di rischio.
Convertendo l’oggetto dell’analisi da design process (processi di progettazione) a business process (processi di gestione) anche il significato del Risk Priority Number è cambiato: il suo reciproco ora indicava sempre la priorità del rischio ma vista come affidabilità (o mancanza di affidabilità) dei processi del sistema azienda. Questo ci ha permesso di combinare tra loro le affidabilità dei processi per trovare un indicatore di affidabilità dei processi aziendali.
Non si può gestire ciò che non si può misurare.”
Kaplan R.S. e Norton D.P. 1996
Il passaggio successivo è stato verificare se vi era una relazione tra l’aumento dell’affidabilità e gli indicatori aziendali (KPI) di produttività e fatturato come, per esempio, l’EBITDA (Earnig Before Interests, Taxes, Depreciation and Amortization) uno dei più utilizzati indicatori di redditività.
Per analizzare questa correlazione è stato utilizzato un tool di Business Intelligence che ha messo in relazione due analisi differenti e i loro risultati:
- l’analisi dei processi aziendali (business process FMEA)
- l’analisi di gestione Balanced Scorecard (BSC)
La BSC è un modello di pianificazione e controllo che permette di tradurre la strategia in un insieme coerente di indicatori di performance per facilitarne la misurabilità.
I risultati
L’attività di consulenza ha portato a:
- 7 team costituiti e formati con le metodologie FMEA e DMAIC
- 10 processi analizzati con le suddette metodologie
- 400 rischi rilevati su cui agire in tempi rapidi
La metodologia di analisi introdotta ha portato al:
- +16% di affidabilità complessiva del sistema azienda.
Quando un processo è affidabile, significa che possiamo prevederne risultato con certezza e grazie a questa certezza possiamo costruire una strategia, per esempio di mercato, fondata su un sistema aziendale solido ed efficace.
L’analisi ha altresì rilevato che all’aumentare dell’affidabilità dei processi era legato un miglioramento dei valori dei KPI che misurano la produttività e la redditività.
La collaborazione con l’azienda attualmente prosegue per inserire l’utilizzo del sistema di analisi design & process FMEA nelle varie fasi del ciclo di controllo del rischio dei programmi di progettazione e sviluppo dei nuovi prodotti, integrandolo con quello di gestione già sviluppato, per arrivare all’eccellenza operativa.
In un mercato fortemente concorrenziale avere processi affidabili, su cui poter costruire le scelte e le strategie aziendali, è fattore critico di successo.”.
Paolo Sanguanini – Partner ŌdeXa