L’azienda
La società, che si è affidata alla nostra consulenza per migliorare i processi di sviluppo e produzione, è un’impresa manifatturiera del Nord Italia che opera nel settore lighting. Con 38 M€ di fatturato e 250 addetti è un punto di riferimento nella produzione di sistemi di illuminazione, soprattutto per opere ed edifici pubblici. Presente da anni sul mercato, avvertiva il bisogno di un cambiamento che la portasse a rispondere in modo più efficace e competitivo alle esigenze dei propri clienti.
La sfida
L’azienda ha sviluppato negli anni un know-how davvero molto solido e prezioso che, tuttavia, faticava a trasformare in valore all’interno del processo di sviluppo prodotto. La condivisione piena tra reparti diversi era lenta e difficile: per raggiungere l’eccellenza operativa, l’integrazione fra le funzioni aziendali doveva trovare nuove strade per trasmettere, a tutta la struttura, le informazioni e le conoscenze specifiche di ogni area.
La soluzione
Abbiamo progettato una Obeya dove condividere informazioni e conoscenze per creare flussi di eccellenza.
La Obeya è un luogo fisico, una stanza dove manager, capi reparto, lavoratori possono riunirsi per poter condividere, attraverso un confronto diretto, informazioni e competenze quando si deve sviluppare un nuovo progetto, un nuovo servizio oppure modificare la struttura aziendale.
La caratteristica principale della Obeya è l’utilizzo della comunicazione visiva che, in questo caso particolare, è stata supportata dalla Value Stream Map, uno strumento finalizzato a mappare il processo di sviluppo del prodotto (dati, azioni, materiali, ruoli e mansioni) in ogni singolo passaggio, dal momento della progettazione fino al post-vendita. Permette, in altri termini, di disegnare il progetto perfetto, senza colli di bottiglia, sprechi, blocchi.
Dai risultati ricavati grazie alla mappatura della VSM si analizza tutto il processo di progettazione e si attivano le azioni di revisione e controllo della design review.
La fase di design review è infatti volta a:
- evidenziare i punti di valore
- gestire e ridurre le criticità
- standardizzare la qualità
La fase operativa
Da un modello per step autoconclusivi a uno di condivisione per l’ottimizzazione dei processi.”
Il primo step è stato dedicato alla raccolta di informazioni molto dettagliate sul progetto attraverso interviste dentro all’azienda: solo una profonda conoscenza della realtà può portare a una consulenza davvero mirata e in grado di produrre risultati.
Il secondo step ha portato a identificare il team di progetto che, nello specifico, è stato formato da 8 tecnici, coinvolti tra progettisti, industrializzatori, addetti al laboratorio prove e consulenti esterni.
Nella Obeya il team è stato formato e accompagnato nell’utilizzo della Value Stream Map. Disegnare fisicamente il processo da cima a fondo, ha consentito di definire con chiarezza i punti di valore, ossia di individuare ed evidenziare tra tutti gli elementi o le azioni che fanno parte del processo di produzione, quelli che il cliente riconosce da un punto di vista economico.
Sempre attraverso il lavoro con la VSM, sono stati scelti i KPI, ossia i parametri attraverso cui valutare l’efficacia e l’efficienza delle fasi di progettazione e dei singoli processi. Senza è impossibile poter esprimere un giudizio e, quindi, come e dove intervenire per raggiungere l’eccellenza operativa. La mappatura visiva permette anche di prevedere cosa attendersi in termini di risultati finali.
Resa concreta, tangibile, attraverso supporti cartacei, la Value Stream Map consente di cogliere in modo immediato il flusso ideale dei processi input e output.
Grazie ai dati raccolti e visualizzati, l’attività di design review ha potuto successivamente analizzare ogni singolo aspetto del progetto in fase di sviluppo ed evidenziare le criticità, per evitare di accorgersi solo alla fine (o comunque in ritardo) di difformità e di errori progettuali.
Una visione d’insieme sull’intero flusso e la gestione dei parametri chiave, consentono di attivare campanelli d’allarme e prevedere le possibili difficoltà a valle del processo, quando intervenire ha costi più alti e risultati peggiori.
I risultati
L’attività svolta grazie alla consulenza ha permesso di trasformare il modus operandi dell’azienda da un sistema che opera per step autoconclusivi, senza condivisione, a un modello nel quale i diversi reparti dialogano subito, a inizio progetto, su quali siano i punti importanti ed essenziali.
Da un punto di vista operativo, l’utilizzo della Obeya ha permesso di:
- migliorare la fase progettuale grazie all’attivazione delle funzioni aziendali di Produzione, Qualità e Marketing
- introdurre la dimensione del cliente (interno ed esterno) nel modus operandi del personale tecnico
- individuare soluzioni preventive
- responsabilizzare maggiormente sia i progettisti che la produzione
- sviluppare un buon utilizzo della delega
- ottenere informazioni più consolidate e diffuse
- ridurre il time to market dei nuovi progetti
I risultati numerici ottenuti
- 4 nuovi progetti di sviluppo prodotto presi in esame, di cui due in fase di completamento e due in fase di lancio
- +30% di recupero in efficienza, grazie a meno revisioni sui disegni, meno revisioni sui prototipi
Grazie alla Obey Room e all’utilizzo della Value Stream Map è stato possibile catturare il know-how di ogni settore aziendale e trasformarlo in un maggior valore del prodotto durante il suo sviluppo”.
Roberto Malaguti – Partner ŌdeXa